Naso, Maestro Profumiere o Artigiano?

Nasce da una grande passione che ho sempre avuto per i profumi. È uno stato emozionale e potente, uno scardinamento mnemonico di ricordi di vita. Magno Gaudio è la “mia” grande gioia. Emozione che diventa storia di vita, dalla nascita di un’idea alla creazione di una fragranza. Dal pathos di un concetto limpido che diventa forma, traduco e seleziono le materie prime - le peso - perché da questi ingredienti si arrivi a un prodotto fisico che in realtà è impalpabile ed etereo. Un risveglio della memoria, che deve trasformarsi in felicità altrui. Ecco, questo è quanto di più prezioso io possa trasferire.

Ho vissuto molti anni come organizzatore di eventi, PR e titolare di un’agenzia di comunicazione. Decido poi di fermarmi per mettermi in movimento sulla mia bici, per girare l’Italia e grand parte dell’Europa, vivendo stati emozionali e olfattivi diversi col susseguirsi dei paesaggi e delle stagioni. 

In questo tempo il mio olfatto si affina in modo marcato e potente e nasce in me il desiderio e la gioia di far indossare ad altri le mie stesse grandi emozioni olfattive. Storie che diventano una collezione di profumi persona e per ambiente e un cantiere di profumi costantemente aperto.

Ho iniziato il mio percorso nel modo più semplice: comprando basi naturali e sintetiche, con un approccio da autodidatta. Il mio olfattorio si è incrementato sempre di più, alimentato anche dallo scambio di visione con alcuni profumieri che mi ha aperto a nuovi orizzonti nella formulazione di accordi e sotto accordi. E’ stato poi il corso in formulazione di fragranze dell’università di Chimica di Firenze ad avermi portato ad ampliare la conoscenza del mondo delle molecole, alla base di tutte le composizioni odorose.

Sette lunghi anni per ottenere un numero di composizioni dal quale ho poi estrapolato le mie due collezioni. Ci sono poi creazioni non ancora concluse, come parte di un percorso su cui spesso torno, per rivedere, correggere e riformulare.

Sull’approccio artistico si apre un capitolo molto importante, dove la letteratura sul profumiere/artista è decisamente vasta. Le opinioni, la filosofia e le idee in merito sono tra le più disparate. Mi ritengo prima di tutto un artigiano: un profumiere non può prescindere da una metodologia artigianale, appunto, senza la quale sedersi all’organo è al limite dell’impossibile. L’approccio è metodologico e matematico. Questo dato acquisito mi permette di pensare un profumo, di intuirne le caratteristiche. La profumeria è un’arte secondaria, come la musica. Noi scriviamo spartiti, formule che poi possono essere replicate a parità di materie prime, ma restano comunque percorsi obbligati.